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beppe marotta

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view post Posted on 23/12/2018, 17:39     +1   -1
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“I risultati sportivi sono la locomotiva dei ricavi commerciali”. Beppe Marotta, con una sola frase, ha invertito e sovvertito le priorità dell’Inter. I nerazzurri, da quando Suning è al timone, hanno sempre messo in primo piano la necessità del riassetto economico del club. Crescita dei ricavi e contenimento dei costi come motore di avviamento di una rinascita nerazzurra.




Risultato ottenuto, pur tra mille difficoltà e mille paletti di natura finanziaria, con il settlement agreement a gravare come spada di Damocle su ogni operazione di Piero Ausilio e di tutta la dirigenza. Ora, però, per fare il definitivo di salto di qualità, non bastano più i contatti di Suning in Cina e nel mondo asiatico, forieri di ottimi accordi commerciali, che hanno fatto schizzare il fatturato nerazzurro, consentendo una maggiore libertà di manovra sul mercato, pur con risultati sportivi molto al di sotto della storia nerazzurra.
Si è giustamente festeggiato un quarto posto strappato all’ultimo secondo con le unghie e con i denti ma ora è tempo di riportare l’Inter nella sua vera dimensione, con giocatori abituati ad alzare trofei, non solo a partecipare. E anche su questo punto Marotta è stato chiarissimo e il messaggio a Suning di una potenza e di una semplicità quasi sorprendenti: “Non è più tempo di ritocchi, è il momento di prendere giocatori che facciano la differenza. E questa è anche la volontà della proprietà”, ha spiegato Marotta prima di Chievo-Inter.


Per solleticare l’interesse di partner commerciali regionali, pur di ampio respiro internazionale, può bastare il brand Inter e il fascino di Suning (quale società importante, cinese e non, non vorrebbe entrare nella ricca rete di retail gestita da Zhang Jindong), per potersi sedere al tavolo dei grandi papaveri (e per grandi papaveri intendo sponsor tecnico e main sponsor) serve una squadra vincente.


fcinter1908.it
 
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view post Posted on 15/4/2019, 15:59     +1   -1
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[size=7]"La volontà della famiglia Zhang è migliorare di anno in anno. Normale che dovremo puntellare la rosa, dobbiamo migliorare per esperienza e cultura vincente che i nuovi dovranno rappresentare. Stiamo trattando con Godin, che incarna questi valori. Dobbiamo trovare giocatori che possano condizionare positivamente i compagni di spogliatoio da questo punto di vista. La famiglia Zhang vuole fare bene nonostante i paletti del Fair Play Finanziario che non ci lasciano tantissima possibilità di investire". Questo uno dei passaggi più interessanti dell'intervista a 'Radio Anch'io Lo Sport' dell'ad nerazzurro Beppe Marotta, che tra vari argomenti trattati ha anche affrontato il tema mercato. Parole, quelle del manager, che una parte della tifoseria nerazzurra ha accolto come un freno alle ambizioni della prossima stagione, quando una volta fuori dal Settlement Agreement ci si attende un mercato estivo di alto livello da parte di Suning.

Sottolineare l'esistenza e la permanenza dei paletti del Fair Play Finanziario in realtà non si traduce nell'impossibilità di investire, bensì nell'obbligo, comune a tutti i club d'Europa, di non sforare i confini imposti dalla Uefa in campo finanziario. Il FFP 2.0, una volta approvato in via definitiva, dovrebbe garantire la possibilità di un rosso di 100 milioni nel computo di entrate e uscite. In altre parole, se la società nerazzurra vorrà investire 200 milioni di euro in cartellini, dovrebbe incassarne un centinaio da eventuali cessioni. Questa ganascia, nata per evitare nuovi casi Neymar, non impedirebbe all'Inter di rinforzare la rosa, o meglio, usando le parole di Marotta, di puntellarla. Nessuna rivoluzione estiva, dunque, come ipotizzata da molti organi di informazione, bensì una campagna acquisti che prevederà cessioni ma anche innesti di qualità con "esperienza e cultura vincente".

Il profilo di Diego Godin, usato a esempio dall'ad Sport di FC Internazionale, è il metro di paragone per definire le caratteristiche dei giocatori su cui Suning investirà in estate per allestire una rosa che possa garantire un ulteriore step verso l'alto. Ed è qui che si inseriscono le voci sui vari Ivan Rakitic, Ilkay Gundogan o un possibile ritorno di fiamma per Luka Modric, tutti centrocampisti (è il reparto dove serve un intervento molto mirato) con esperienza internazionale, abitudine a vincere e capacità di imprimere subito il proprio marchio sulla squadra. Questa strategia non esclude comunque un investimento su un giovane, possibilmente italiano, con prospettive importanti di crescita (Niccolò Barella, Lorenzo Pellegrini e Sandro Tonali i più quotati), ma la priorità è portare nella rosa nerazzurra attitudine a vincere e spalle larghe.

Il resto del mercato nerazzurro dipenderà da eventuali cessioni, con Mauro Icardi e Ivan Perisic, in caso di offerte congrue, in predicato di lasciare l'Inter a luglio e con Keita Baldé che in questo momento, senza sconti da parte del Monaco, non verrebbe riscattato. Ci sarebbe, pertanto, necessità di cambiare volto al reparto offensivo con almeno tre innesti importanti e in linea con le necessità dell'allenatore che, sempre aggrappandosi alle parole di Marotta, rimarrà Luciano Spalletti. Infine, dopo Godin e il rinnovo di Andrea Ranocchia, è necessario l'arrivo di un terzino destro che possa giocarsi il posto con Danilo D'Ambrosio, sempre che sull'altra corsia non arrivi un'offerta per Dalbert che apra alla possibilità di aggiungere al reparto un nuovo laterale mancino. Nessuna rivoluzione, dunque, ma neanche gioco al risparmio. Dalle cessioni e dal margine garantito da FFP nascerà la nuova Inter che dovrà alzare ulteriormente l'asticella.

fcinternews.it
 
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view post Posted on 15/4/2019, 20:36     +1   -1
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Orgogliosi di essere gli Unici MAI STATI IN B!!!

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adesso vediamo quanto vale davvero marotta
con la samp ha cavato sangue dalle rape con la rubentus era un gioco da ragazzi
con noi x lui è la prova della verità
 
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view post Posted on 16/4/2019, 12:05     +1   -1
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Infatti ora dimostri se è capace.. Io ne dubito
 
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view post Posted on 29/2/2020, 17:59     +1   -1
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Fonte fcinternews. It
L'ad dell'Inter Beppe Marotta, dopo la decisione dell'ultim'ora di spostare il derby d'Italia in programma per domani sera allo Stadium, è intervenuto anche ai microfoni di Dribbling, programma su Rai 2, dove ha commentato il provvedimento preso e le conseguenze che ne derivano.



Cosa pensa di questa decisione?
“La prima cosa che penso è quella di tutelare la salute dei cittadini che è prioritario ad ogni evento sportivo. Poi limitandomi al mio ruolo di dirigente sportivo dico che è stato adottato un criterio logico ma che porta grandi difficoltà nella pianificazione del calendario e sono spaventato dall’idea che possa esserci una proroga del decreto ministeriale per l’8 marzo. Quindi già vedendo il calendario di settimana prossima mi chiedo come si possa gestire quest’ulteriore domenica. Valutando il turno di settimana prossima sono molto preoccupato e sono sicuro che anche in quell’occasione debba essere adottato un criterio univoco. Sta a noi, uomini di sport cercare di rendere un campionato assolutamente competitivo ma non alterato nei valori”.



Come mai questa decisione all’ultimo minuto, a poche ore dalla prima partita?
“Questa è la nota dolente, perché in realtà c’era il tempo di valutare e decidere prima. Il fatto di decidere all’ultimo momento crea un problema che però riusciremo a superare. Sottolineo però che una volta adottato un criterio poi debba esserci omogeneità".

Gli interisti sono arrabbiati...
"Siamo davanti ad una situazione straordinaria quindi dobbiamo essere anche rispettosi di quella che è stata la decisione. Poteva essere presa prima ma l’importante è che vengano rispettati i tifosi, compresi i nostri interisti. Domenica prossima c'è Inter-Sassuolo ed è inimmaginabile che si possa giocare ancora a porte chiuse. Questa è la mia grande preoccupazione"
 
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4 replies since 23/12/2018, 17:38   57 views
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